Cristina Corbò

“Connessioni naturali”

Visioni di Federica Scoppa è una serie di quadri dedicata all’energia vitale della natura, una tra le principali fonti di ispirazione della pittrice da sempre affascinata dai delicati e complessi equilibri che la governano.
Attraverso un gesto pulito, ripetitivo e spontaneo, l’artista costruisce una rete di colori fitta e senza confini nella quale il nostro sguardo si perde, così come avviene al bambino che portando il naso all’insù osserva la marea verde in movimento delle fronde degli alberi. In quell’insieme così caotico ma allo stesso tempo così armonioso, l’occhio si confonde, la vista cede e per un attimo subentra l’udito a compensare il senso di dispersione e sbilanciamento. Il suono del vento che filtra attraverso gli spazi vuoti arriva fino a lui come un respiro melodico e il bambino si sente subito rassicurato, per certi versi uno spettatore in prima fila di uno spettacolo antico, più antico di lui, ma che proseguirà per molto ancora anche dopo che il suo sguardo verrà posato altrove. Per pochi istanti si crea un silenzioso dialogo fatto di saggezza e complicità e quel bambino, puro e ingenuo, entra inavvertitamente in comunione con la natura.
Federica Scoppa, con la sua delicata serie di tavole, vuole dare allo spettatore la medesima opportunità, di sentire il respiro, la vita e il dialogo con la natura. Siamo invitati, come i bambini, a superare l’esperienza retinica per entrare nel campo della multi-sensorialità e nutrire l’immaginazione a partire dalla nostra storia personale. Chi si sofferma a godere di queste opere, ponga un orecchio a percepire il rumore che la vita e l’arte stessa fanno quando si muovono e si intrecciano. Ogni quadro avrà una sua melodia, diversa in base alla persona che la intercetta, che sia del cicalio dei boschi, delle pinete nelle estati torride, del rumore della risacca del mare o dei panni stesi al vento nel verde sterminato delle montagne. Nella bidimensionalità del quadro è sempre possibile ritrovare risonanze con le proprie storie passate o presenti, vedere nei colori ricordi e negli intervalli vuoti le eco delle voci di chi li abita.
Tutto si muove grazie alla relazione, tutto è connesso. Ma nell’intreccio dei rami, delle radici, delle vite di tutti, l’unica possibilità di equilibrio è data proprio da quegli spazi vuoti, poiché seppur piccoli, sono essenziali al flusso della linfa nutriente. Federica Scoppa, da sempre attratta dalle invisibili leggi che regolano e coordinano anche i più piccoli organismi e intenzionata a sperimentarne l’espressione pittorica, attraverso il più semplice dei gesti, permette a sé stessa e agli altri di immedesimarsi nella natura e di ritrovare quell’antico senso di comunione che un tempo la legava agli esseri umani.

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